Ebbene sì, finalmente la Gigia, la mia auto camperizzata, è tornata a casa. Ma per te che sei qui per la prima volta sul mio blog, mi presento e ti racconto chi è la Gigia.

Sono Max, freelance nel settore dei video e fin da ragazzino appassionato di viaggi e avventure. La Gigia è la mia auto camperizzata: una Renault Grand Scenic del 2004.

Io e la Gigia, la mia auto camperizzata
Io e la Gigia

Ho scritto “finalmente” perché per un mese è stata dal meccanico per la sostituzione della turbina e altri lavori necessari. Appena ritirata sono andato a fare un giro di prova tra le colline slovene… che meraviglia! Finalmente ho di nuovo tra le mani il mio giocattolo.

È vero, ho anche il van, ma la Gigia è tutta un’altra cosa: con lei mi sento preso in un modo pazzesco e il viaggiare mi rende super entusiasta. Lo so, rispetto al van è più piccola, scomoda, bassa… ma che volete che vi dica? Nonostante tutto mi fa sentire alla grande.

Dopo il giro di prova sono andato in garage e l’ho svuotata di tutto l’allestimento che avevo creato qualche mese prima. Pensavo di non toccarla più, visto che mi ci trovavo bene, però era già da qualche settimana che avevo in mente di rinnovarla, soprattutto per rimettere un sedile. È vero, uno c’era già in fondo, ma quando Lucy ci entrava era lontano e faceva fatica ad arrivarci per sedersi.

Così ho rimesso un sedile dietro a quello del passeggero e, metro alla mano, ho iniziato a prendere le misure. Alla fine, però, nessuna delle soluzioni pensate nelle settimane passate (con tanto di disegni fatti sul tablet) mi convinceva.

Poi, come per magia, mi si è accesa la lampadina: ho installato anche un secondo sedile tra i tre disponibili. Ed è lì che mi è arrivata la genialità.

Ho controllato se avevo materiale a disposizione e via, mi sono messo a costruire fino a quando ciò che avevo in mente ha preso forma: uno spazio lungo 190 cm, largo 120 cm (e 110 cm nella zona dei passaruota). Non so come, ma le mie mani andavano da sole finché quello che immaginavo si è realizzato davvero.

Alla fine mi serviva un tavolo più comodo per mangiare e lavorare, una specie di poltroncina con schienale morbido per rilassarmi e tenere le gambe distese, un piccolo angolo con lavandino, un letto comodo e un porta-vestiti. Insomma, un bel grattacapo: avere tutto in poco spazio, sfruttando ogni centimetro e portando solo ciò che serve, evitando il superfluo. In fondo questo stile di vita mi ha insegnato proprio questo, anche se Lucy dice che sono un accumulatore seriale. Ma credo che in casa sia diverso, visto che lì lo spazio non manca.

Allestimento interno della Gigia, la mia auto camperizzata
Allestimento interno della Gigia

Posizionati i due sedili, che si possono trasformare in tavoli o basi d’appoggio, ho creato la mia poltroncina grazie al materasso pieghevole delle sdraio da giardino.

Di fronte, l’altro sedile, che in viaggio resta in posizione normale e, quando sono fermo, reclino lo schienale: ci appoggio un pezzo di legno e diventa il mio tavolo per mangiare e lavorare. Inoltre, quando mi rilasso, ci appoggio sopra le gambe e sto comodissimo.

Il tavolino che ho creato nella Gigia, la mia auto camperizzata
Il tavolino che ho creato nella Gigia

Per la zona notte ho costruito una sorta di telaio dietro a uno dei due sedili. Per fare il letto è semplice: sfrutto il telaio, abbasso il sedile e diventa tutto un piano lungo 190 cm. Ci appoggio sopra il materasso che uso per la poltroncina e il gioco è fatto: un letto comodo largo circa 60 cm.

Il letto della Gigia, la mia auto camperizzata
Il letto della Gigia

Sul lato opposto, una cassa di plastica contiene pentole e cibo. Un’altra scatola, invece, ospita il boccione d’acqua da 6 litri con rubinetto a batteria e un piccolo lavandino. Dentro ci tengo tutto il necessario per la pulizia personale.

Il rubinetto elettrico che ho messo nella Gigia, la mia auto camperizzata
Il rubinetto elettrico

Sotto il letto, invece, ho una scatola che fa da armadio e la power station.

Ed ecco qui: con pochi soldi e tanta creatività ho creato il nuovo allestimento. Che dirvi… vedere realizzato ciò che pensi per giorni è una gratificazione enorme. Ma tra la teoria e la pratica c’è sempre un bel passo.

Il giorno dopo sono partito per un viaggio di 10 giorni tra Austria e Germania per testare il tutto prima di riprendere il lavoro. Il primo giorno ero impacciato nei movimenti tra zona giorno e zona notte, ma già dal terzo giorno tutto era diventato più semplice. Ho trovato la quadra per le mie esigenze e ora funziona tutto alla grande.

La Gigia a Monaco, davanti allo stadio Allianz Arena
La Gigia a Monaco, davanti allo stadio Allianz Arena

Mentre scrivo questo articolo mi trovo in Germania e ogni giorno qualche piccola modifica la faccio ancora: solo vivendo il mezzo capisci davvero cosa funziona e cosa no.

Sarà l’allestimento definitivo? Non lo so. So solo che adesso mi ci trovo bene: lavoro, mangio, mi rilasso, dormo alla grande (a parte le prime due notti). La Gigia in questi giorni mi sta regalando emozioni entusiasmanti.

Ho fatto sempre libera, dormendo a bordo fiume, vicino a chiese e monasteri, e in paesi dove i camper non possono sostare. Insomma, un mezzo che mi sta regalando tanto.

Bene, spero che, grazie anche alle foto, ti abbia dato spunti per una camperizzazione semplice ed economica, magari utile per le tue prossime vacanze, se ti piace viaggiare con la tua auto o non puoi permetterti un camper.

A presto

Max il Vecio

Max

Sono operatore dello spettacolo e tecnico video freelance. Insieme a Lucy viaggiamo a bordo del nostro van alla scoperta di posti nuovi e condividiamo le nostre avventure con articoli e video.

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2 commenti

  1. Ciao Max,
    Sono felice per il rientro della Gigia e soprattutto per la tua ritrovata soddisfazione.
    Sto pensando seriamente di camperizzare in maniera molto light la mia auto, una berlina che, seppure con ampio bagagliaio mi permetterebbe di sfruttare in altezza solamente lo spazio del divano posteriore.
    Come serbatoio acque chiare io userei una tanica da 10 lt con rubinetto ed una da 10 per le acque grigie ma il punto è che riponendole in bagagliaio devo metterle in orizzontale e leggermente in pendenza.
    Per il resto vado a braccio per ora.
    A presto

    Vito

    1. che dirti fantastico , si inizia cosi poi eventualmente si passa al step successivo .
      buona strada a te

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