Una sera la mamma di Max gli comunica che sarebbe andata a Monaco di Baviera per andare a trovare uno zio che vive li e Max ha colto la palla al balzo dicendole che l’avremmo accompagnata noi col van.

E cosi è stato; la mattina del 12 febbraio siamo andati a prenderla e siamo partiti. Siamo entrati in autostrada a Udine in direzione Tarvisio per poi immetterci in Austria. La giornata era tersa e c’era un bellissimo sole che ci ha accompagnato fino a Monaco. La strada era libera e non c’erano camion, perché era sabato. E’ stato un viaggio molto tranquillo e scorrevole. Entrati in Austria ci siamo fermati per pranzo in un punto di ristoro self service lungo l’autostrada. Max e sua mamma hanno mangiato il gulasch (tipico piatto di carne della gastronomia ungherese) mentre io, che non conoscevo i vari piatti presenti, ho preso una grossa fetta di torta. Il conto è stato piuttosto salato per quello che abbiamo preso, ma si sa, quando si viaggia si vedono usi e costumi differenti in ogni luogo.

Shark al punto ristoro
Shark al punto ristoro
Punto ristoro
Noi a pranzo

E dopo circa 3 ore siamo giunti a Monaco, a casa dello zio di Max, che vive nella zona nord della città, e ci ha concesso di posteggiare il van sul suo posto privato all’interno del cortile del palazzo.

La mattina seguente approfittando anche del bellissimo sole, siamo andati alla scoperta del centro della città. Max conosce benissimo Monaco perché la frequenta fin da quando era ragazzino, ma per me è la prima volta. Con 12 fermate della metropolitana siamo giunti a Marienplatz, il fulcro della città.

Monaco è la capitale della Baviera e ospita edifici antichi e numerosi musei. Molto conosciuta per l’annuale Oktoberfest e per le tantissime birrerie tra cui la famosissima Hofbräuhaus dove siamo stati a pranzo quel giorno. Ma andiamo con ordine.

München (Monaco in tedesco) è a sud della Germania, situata sulle rive del fiume Isar ed è la terza città tedesca, dopo Berlino ed Amburgo, per numero di abitanti. E’ la città più importante della Germania meridionale per le residenze reali, i grandi parchi, i musei, le chiese barocche e rococò e il folclore bavarese ancora molto presente. E’ al terzo posto tra le 20 città del mondo con la migliore qualità della vita.

Noi in Marienplatz

Marienplatz, come detto prima, è il centro della città, dedicata alla Madonna, ed è chiusa da antichi e celebri palazzi comunali di Monaco. Qui troviamo il Neues Rathaus (il municipio nuovo), in stile neogotico, risale al XIX secolo, ed è caratterizzato da una torre con orologio contenente il carillon più grande della Germania e uno dei maggiori al mondo: il Glockenspiel. Nel video che uscirà prossimamente sul nostro canale Youtube ti facciamo vedere il movimento del carillon che avviene tre volte al giorno (alle 11, alle 12 ed in estate anche alle 17) e noi lo abbiamo ripreso a mezzogiorno. Le statue dell’orologio rappresentano due scene. Una giostra in onore del duca Guglielmo V e la Schäfflertanz (danza dei bottai).

Il Neues Rathaus con il Glockenspiel
Il Glockenspiel
Statua di Giulietta

Verso le 13 siamo andati a pranzo nella più antica birreria di Monaco, la Hofbräuhaus ( letteralmente birrificio Statale della Corte di Monaco), di proprietà del governo bavarese ed è anche produttrice di birra. Fondata nel lontano 1589 dal duca Guglielmo V che non voleva acquistare la birra per il suo esercito fuori dal regno e tristemente ricordata perché il 24 febbraio del 1920 Adolf Hitler tenne nel salone delle feste uno dei suoi primi comizi! Quando si entra subito si notano le volte affrescate, l’orchestra tipica bavarese, i lunghi tavoli di legno e la moltitudine di persone che la frequentano a tutte le ore che cantano e ballano le tipiche canzoni suonate dall’orchestra. In più entrando e andando verso sinistra puoi vedere un’attrazione particolare: la rastrelliera dei boccali privati. Ovvero, i clienti abituali conservano il proprio boccale chiuso a chiave, in una saletta, pagando 200 euro all’anno per mantenere questo beneficio.

Max era già stato li in altre occasioni, ma io essendo la prima volta che vedevo il locale, ho iniziato a guardare in tutte le direzioni per ammirare le caratteristiche di quel luogo pieno di persone che cantavano insieme in allegria. Assolutamente strabiliante!

Il menù è ricco di tipi di birre naturalmente, ma anche di specialità culinarie tipiche bavaresi come lo stinco di maiale, vari tipi di salsicce, pollo arrosto, formaggi ed insalate (e anche pietanze vegetariane). Io ho preso la cotoletta di vitello con patate al forno e marmellata di mirtilli mentre Max ha preso lo stinco di maiale e un boccale di birra da un litro a testa. Tutto squisitamente buono!

Con lo stomaco bello pieno abbiamo ripreso la passeggiata entrando subito all’Hard Rock Cafè sito di fronte alla birreria dove mi sono comprata una t-shirt di ricordo, proseguendo poi a camminare tra le strade della città. Essendo domenica tutti i negozi ed i supermercati erano chiusi ma le strade erano affollate di turisti.

Naturalmente non abbiamo visitato tutti i punti di interesse perché ci sarebbero voluti diversi giorni, ma solo i posti secondo noi più rilevanti.

Il giorno dopo, a piedi, ci siamo recati all’Olympiapark, sempre a Monaco. Si tratta di un parco olimpico costruito in occasione delle Olimpiadi del 1972. Qui sono siti i vari edifici sportivi e lo stadio principale ancora oggi utilizzati per varie attività sportive e avvenimenti culturali, sociali e religiosi. Vi è un laghetto con tantissime papere e cigni che tranquillamente camminano lungo le vie del parco e varie collinette verdi per passeggiare.

Bellissima attrazione qui presente è l’Olympiaturm, una torre panoramica alta 291 metri sulla quale è possibile salire attraverso un’ascensore il cui tempo di salita è di 30 secondi ad una velocità di 7m/s! All’altezza di 182 metri c’è un ristorante girevole (una rotazione avviene in 53 minuti), e a 191 metri invece si trovano una piattaforma di osservazione e un museo del rock and roll. Dalla sua apertura, nel 1968, ha registrati più di 35 milioni di visitatori. Purtroppo quel giorno la torre era chiusa; apre solo dal giovedì alla domenica. Sono rimasta delusa davanti al cartello degli orari di apertura; avrei proprio voluto salirci. Max invece ci è salito diversi anni fa. Appena torniamo a Monaco tra qualche giorno vediamo se riusciamo ad andare di nuovo al parco per salire sulla torre. Speriamo!

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Lucy & Max

Lucy

Sono una travel blogger. Insieme a Max viaggiamo a bordo del nostro van per scoprire posti nuovi e condividere le nostre emozioni attraverso articoli e video.
Studio per diventare copywriter.

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1 commento

  1. […] due giorni dopo, all’Olympiapark per salire sulla torre Olympiaturm! (te ne abbiamo parlato nell’articolo su Monaco di […]

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