Lavoro e vanlife: la mia accoppiata vincente. Cosa faccio per poter vivere in van e viaggiare? In questo articolo ti parlo della mia professione, quella che mi permette di vivere e quella che si accoppia alla perfezione con il mio stile di vita: la vanlife. Spesso mi capita che le persone mi dicano: “Che bella vita da influencer fai, sempre in giro con il tuo van!”. Ma quando racconto loro come stanno realmente le cose, rimangono un po’ sorpresi.

Questo perché molti pensano che editando video e foto sui vari canali social si possano guadagnare un sacco di soldi. Non dico che non sia possibile, ci sono persone che ci riescono, ma non è il mio caso.

Per poter continuare a vivere in van e viaggiare negli anni, ho dovuto fare delle scelte e trovare una professione che mi permettesse di gestirmi in autonomia, guadagnare bene e fare qualcosa che mi piacesse e che non mi pesasse troppo.

Il lavoro ci porta via molte ore della giornata e della nostra vita, ma riuscire a fare ciò che amiamo ci aiuta almeno un po’. Devo ammettere che nelle ultime settimane, però, dentro di me sta succedendo qualcosa di strano. Sento il desiderio di cambiare nuovamente, di cercare nuovi stimoli e nuovi obiettivi. Ma questa è un’altra storia di cui sicuramente ti parlerò in futuro.

Dunque, come faccio a mantenermi, vivere in van e viaggiare? Lavorando come una persona normale, anche se in settori un po’ particolari: quello dello spettacolo, degli eventi e delle fiere nel campo dei video.

Sono un tecnico dello spettacolo e nello specifico mi occupo di grandi schermi a led, quelli che vedi per esempio ai concerti, in televisione e nelle grandi città dove girano gli spot pubblicitari.

Questo mi dà la possibilità di poter vivere in van, perché grazie a questo lavoro, sono sempre in giro per l’Italia e l’Europa.

In questi ultimi anni, in realtà, lavoro molto a Bologna per seguire le tantissime fiere che si susseguono e ciò mi porta a stare fermo in questa città per lunghi periodi.

Alcuni schermi a led
Alcuni schermi a led

Questo lavoro mi impegna tantissimo a livello di energie, ma oltre al compenso economico che non è male, mi regala moltissime soddisfazioni e mi permette di fare sempre nuove esperienze e conoscere nuove persone.

Per esempio mi ricordo ancora con piacere la tournée teatrale di qualche anno fa con Enrico Brignano in giro per l’Italia. Ho imparato tantissimo durante quel tour sia a livello professionale che personale. In due occasioni sono riuscito anche ad andare sul luogo dell’evento con il mio vecchio van rosso facendomi conoscere come ‘Il vecio vanlife‘ raccontando alle persone dello staff alcune mie avventure. Lo stesso Enrico era rimasto sorpreso di questo, visto che anche lui ha un camper e per la precisione un motorhome.

In ogni caso come dicevo, questo lavoro mi permette di guadagnare abbastanza per mantenere il mio tenore di vita, ma soprattutto mi lascia abbastanza tempo libero per godermi i luoghi che visito e condividere tutto ciò sul mio canale YouTube.

Prima dell’arrivo di Lucy nella mia vita e poi della pandemia, avevo preso una decisione riguardo alla mia carriera: lavorare solo durante alcuni periodi dell’anno come la primavera e l’autunno, per dedicare il resto del tempo a me stesso, agli hobby, al relax, ma sopratutto al viaggio.

Col passare del tempo questi pensieri risuonavano sempre di più dentro la mia testa pensando di poter magari lavorare da remoto tutto l’anno.

Ma come potevo farlo? Come potevo continuare a guadagnare viaggiando? La soluzione è quella di operare attraverso il digitale da remoto, diventando un cosiddetto “nomade digitale“.

I nomadi digitali sono persone che, grazie alle loro competenze digitali e a una connessione internet, riescono a crearsi delle entrate mensili. Io ho cercato di fare lo stesso attraverso le mie competenze per la produzione di video e, in parte, alla fotografia, soprattutto aerea e al suo editing.

Ma dopo anni di impegno, non sono ancora riuscito a raggiungere il successo desiderato, soprattutto sul mio canale YouTube.

Ho avuto anche la fortuna di incontrare alcune persone famose su questa piattaforma che sono riuscite a vivere molto bene con questa attività, guadagnando cifre interessanti, quasi da manager di grandi aziende. Personalmente non sono riuscito a replicare questo successo, poiché non ho ancora trovato la formula giusta, e la concorrenza è tantissima.

Nel frattempo riesco a sostenere ciò che faccio grazie al mio lavoro di tecnico. Quindi, come puoi vedere, non dipendo completamente dai miei guadagni digitali per vivere in van. Il mio reddito proviene da un lavoro particolare, ma comune.

Per cui, se anche tu desideri concederti questo lusso, prova a valutare se puoi raggiungere lo scopo.

Il web è pieno di esempi. Basta fare una ricerca su Google e troverai molte soluzioni. Ad esempio, puoi parlare con la tua azienda, se fai un lavoro da ufficio, per capire se è fattibile lavorare online. Con software di condivisione come TeamViewer, puoi collegarti da qualsiasi parte del mondo al tuo computer fisso dell’ufficio ad esempio.

Personalmente, utilizzo questo software molto spesso quando sono in cantiere o nel mio van e rimango sempre affascinato da questa tecnologia che anni fa era impensabile. Ricordo ancora bene le tantissime telefonate fatte con i colleghi per risolvere i problemi.

Un’altra opportunità per lavorare e vivere all’interno di un veicolo è quella di dedicarsi alla raccolta nei campi di vari prodotti in giro per l’Europa. Questo è un lavoro più adatto ai giovani, data la loro energia, ma anche noi cinquantenni possiamo fare qualcosa.

Oppure per esempio lavorare nei campeggi o nelle marine o in strutture alberghiere per fare le pulizie, gli addetti alla accoglienza clienti o altre attività che si possono svolgere al interno di queste strutture.

Insomma, se si vuole davvero fare la scelta di vivere in un van o in un camper, ma sopratutto viaggiare, basta usare la fantasia e le soluzioni si trovano. Alla fine, non abbiamo bisogno di molto. Quindi anche i guadagni possono essere un pochino più bassi pur di poter realizzare questo nostro sogno.

Spero che questo articolo ti sia stato utile. L’ho scritto qua ad Hannover, in Germania, dove mi trovo per seguire un lavoro in fiera. E grazie alla tecnologia di cui ti parlavo prima, riesco a realizzarlo assieme a Lucy nonostante i tantissimi chilometri che ci separano (quasi 1250 km).

Purtroppo non ho il mio van e Lucy ma ancora qualche giorno e rientro in Italia per girare nuovamente la chiave di Mulon e creare nuovi contenuti da condividere con te.

Iscriviti alla newsletter e al canale Youtube per non perdere i prossimi contenuti. È gratis e per me è importante per poter realizzare il mio sogno e continuare a viaggiare.

A presto con un nuovo articolo.

Max – Il Veciovanlife

Max

Sono operatore dello spettacolo e tecnico video freelance. Insieme a Lucy viaggiamo a bordo del nostro van alla scoperta di posti nuovi e condividiamo le nostre avventure con articoli e video.

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4 commenti

  1. Grazie Max per il bel racconto.Buon tutto

    1. grazie mille a te per aver dedicato il tuo tempo nella lettura del articolo.

  2. Ciao , Max effettivamente seguendo il tuo canale sembra che la vita in camper sia fantastica senza problemi. Tu e Lucy siete fantastici e ci fate vedere gli aspetti più divertenti della vita nomade . A volte sarebbe interessante ma non solo sul tuo canale ma anche sugli altri , mostrare come sua effettivamente la vita nomade e poi sarebbe bello vedere quanti la farebbero . È tutto bello i we uscire in camper/van e fare due giorni di divertimento o i 15 giorni di ferie , bisogna vedere la vita giorno per giorno con le varie problematiche . Un grosso abbraccio a tutti e due ciao

    1. ciao Sergio credo che in questi anni di cose ne ho fatto vedere sulla nostra giornata di vita on the road. I problemi che potrebbero sorgere sono li stessi che hanno tutte le coppie nel loro privato e non credo che sia il caso di condividerli. Se invece per problemi intendi qualcosa di rotture al mezzo ecc, grazie al cielo non ne ho. mai avuti solamente per il semplice motivo che viene controllato spesso. preferisco spendere soldi per la manuntezione quando rientriamo a casa che spendere il doppio quando siamo in viaggio con tutte le scocciature che ne conseguono.
      poi che dirti per me e ripeto per me e per il momento e la miglior scelta di vita che potevo fare. ho la possibilità di muovermi, conoscere nuove persone e luoghi, decidere di fermarmi in una città oppure in un luogo sperduto. tutto questo fa si che mi fare stare bene e ti dico di più se non potrei fare tutto questo venderei subito il mezzo e andrei vivere in un appartamento.
      spero di essere stato chiaro nella risposta e credo che faro anche un video a riguardo. ciao ciao

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